Repertori nominativi
Tra sede centrale e dogane periferiche, il personale della Casa di San Giorgio ammontava normalmente a diverse centinaia di individui, il cui nome è conservato talvolta (non di tutti e non sempre !) nella documentazione dell’archivio. L’identificazione dei soggetti sarebbe senza dubbio più agevole per i magistrati ed i funzionari di grado elevato, la cui nomina richiedeva particolari procedure di cui è rimasta traccia, e risulterebbe anche di maggior interesse dato il ruolo da loro svolto nella gestione dell’istituto.
Qui si espongono anzitutto i risultati di una ricerca sistematica svolta in questa direzione sui nomi e la durata in carica di due categorie di soggetti: i Protettori e i tesorieri della Casa. Nomi e date sono stati ricavati da fonti diverse. Per i Protettori la fonte principale è costituita dai libri dei decreti e deliberazioni dell’omonimo ufficio, nei quali sono registrati pressoché regolarmente i nuovi eletti, le eventuali sostituzioni e i partecipanti alle sedute, e i repertori dei luogatari abilitati alle cariche interne, nei quali sono spesso riportati i nomi dei neo eletti. Sempre utili per controllare l’effettiva presenza in carica sono stati i verbali delle riunioni congiunte con i rappresentanti delle istituzioni comunali nei quali sono sempre nominati i partecipanti dei vari enti, i libri di contabilità generale le cui intitolazioni recano saltuariamente i nomi dei Protettori e gli elenchi ufficiali reperibili saltuariamente nei libri dei cancellieri o di altri uffici. Per il cassiere o tesoriere delle compere si sono utilizzati i mastri dei primi banchi, dove vi è quasi sempre un conto alle spese ( Avarie banci ), i mastri generali dei Protettori e, dal 1531 in poi, i registri contabili dei vari banchi. Per tutte e due le categorie esistono inoltre in aechivio dei repertori sistematici relativi al periodo 1754-1805 e per i soli Protettori (ed altri magistrati) due raccolte conservate nelle biblioteche cittadine, ricavate certamente da fonti ufficiali, ma lacunose e non prive di errori. [1] Un’altra informazione riguarda l’intero personale della Casa di San Giorgio, del quale ci è pervenuto il quadro completo per il 1631. La fonte elenca tutti coloro che facevano capo a ciascun settore di attività qualunque fosse la natura della loro posizione (dirigenti o personale esecutivo, dipendenti a titolo pieno o parziale, intrinseci all’azienda od estranei) e precisa la mansione ricoperta, la paga suddivisa nelle sue diverse componenti e il costo totale del personale per settore. [2] Il registro ha quindi un duplice scopo: in quanto riporta i nomi dei soggetti con la rispettiva retribuzione assolve alla funzione di libro paga; in quanto raggruppa gli occupati per settore e ne calcola l’onere complessivo rappresenta un controllo dei costi. Si avverte infine che il personale è elencato con nome e cognome solo nell’80% dei casi; il 20% residuo è indicato in forma anonima ed è costituito in parte dai magistrati pro tempore e in parte dai guardiani delle dogane periferiche di cui però si indica egualmente il compenso. [1] Il primo repertorio è nell’Archivio storico del Comune di Genova, fondo Biblioteca Pallavicino, ms. 224, ed è intitolato 1597 addi 20 decembre in Genova. Racolta de tutti i magistrati che si sono fatti nella Casa di S. Giorgio sino al anno 1528 inclusive, nel quale si vede con curiosità grandissima molte belle cose degne (c. 2); in realtà per i titolari di alcune cariche si arriva alle soglie del sec. XVII . Un altro repertorio, probabilmente copiata dal precedente e poi aggiornata sino al 1790, è nella Biblioteca universitaria di Genova (coll. B.III.6). [2] Archivio di Stato di Genova (A.S.G.), pand. n. 18, n. 398 P 323 (ora 18,398160323), « 1630. Ristretto delle spese che si fanno per conto de' salari à ministri et altre d'esse spese delle gabelle » (copertina). Il primo repertorio riguarda i Protettori, cioè i magistrati più importanti della Casa di San Giorgio, sottoposti soltanto al gran Consiglio delle compere e titolari di ampi poteri legislativi, esecutivi e giudiziari. Il contenuto della tabella n. 1 richiede qualche precisazione. Nelle due prime colonne sono riportate le date di inizio e termine della carica ovvero le date di accertata presenza in carica (quelle precedute da un asterisco), le incerte (precedute da un punto interrogativo) o le ignote (costituite da un punto interrogativo). Per necessità digitali, le date hanno la forma di un numero la cui parte intera indica l’anno, i due primi decimali il mese (da 01 per gennaio a 12 per dicembre) e gli ultimi due il giorno; così, a titolo di esempio, la data 1548,0813 va letta come anno 1548, mese di agosto (08) giorno 13. Le due colonne successive contengono il cognome e il nome di battesimo dei Protettori con eventuale paternità, espressi nella stessa lingua usata nelle fonti. In esse Tra i Protettori sono elencati anzitutto, in ordine alfabetico per cognome, quelli eletti alle scadenze prestabilite, che sono contraddistinti da un numero intero progressivo (da 1 a 8 fino al 1561 e da 1 a 4 in seguito). Al di sotto sono indicati coloro che, a mia notizia, sono stati eletti in sostituzione di quei particolari soggetti che non potevano esercitare ulteriormente la carica perché assenti, entrati nel Senato della repubblica, gravemente ammalati, deceduti, ecc.; i sostituti sono contraddistinti, nella penultima colonna da un numero decimale la cui parte intera richiama il surrogato ( il n. 1,1 sostituisce il n. 1, il n. 6,1 prende il posto del n. 6, ecc.) oppure – se quest’ultimo è ignoto – da una lettera alfabetica (a, b, c, ecc.). A maggior chiarezza, nell’ultima colonna i sostituti sono contrassegnati dalla lettera « S ». Il secondo repertorio si riferisce ai cassieri delle compere, poi Tesorieri, che gestivano la cassa centrale della Casa di San Giorgio ed i banchi in attività. La rilevanza della loro funzione non sembra molto avvertita nel primo periodo bancario (1408-1445), almeno a giudicare dalla scarsa entità del loro salario nettamente inferiore a quello del notaio addetto alla contabilità, ma nel corso del tempo la loro funzione viene sempre più esaltata. A differenza dei Protettori, in numero di otto e rinnovati annualmente, le compere avevano un unico cassiere centrale, la cui carica durava di solito diversi anni. Questo spiega la semplicità e la brevità della tabella n. 2, per la quale si può soltanto richiamare l’indicazione convenzionale delle date già spiegata a proposito dei Protettori. Il terzo repertorio comprende i soggetti iscritti nel libro paga del 1631, ripartiti nelle medesime categorie adottate nella fonte. Di ciascuno di essi la tab. n. 3 fornisce il cognome e nome (quando esistono), la mansione svolta e la paga annuale complessiva in lire di numerato. Ogni soggetto è preceduto da un numero progressivo, che è ripetuto tra parentesi quando egli compare anche in un altro settore con una retribuzione inferiore, il che di solito riguarda lavori a cottimo ivi svolti e registrati. Come risulta dalla tabella gli occupati sono in tutto n. 625, parte dei quali prestava servizio in due o più settori per un totale di n. 766 buste paga. |
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